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Lavoro sugli obiettivi è spesso difficile. Così cantano i Foals:

“Oh dammi un po’ di tempo,
mostrami il punto d’appoggio
dal quale posso scalarla.
Sì, quando mi sento giù,
tu mostrami un’indicazione stradale che
mi faccia capire dove dovrei andare.”

Un brano per parlare della difficile scalata verso i nostri obiettivi, la canzone si chiama “Mountain at my gates” dei Foals!

La crescita personale ruota attorno a questo importantissimo concetto: darsi degli obiettivi, cambiare le proprie abitudini affinché questi possano essere raggiunti e mantenuti.

Guarda il video:

LA DIFFERENZA TRA OBIETTIVI E SCOPI

Quando, nei miei allenamenti, chiedo alle persone di dirmi quali sono i loro obiettivi, la maggior parte delle volte, mi vengono detti degli scopi.

Uno scopo ha la caratteristica di essere vago, molto generale e di conseguenza molto poco misurabile. Vi faccio degli esempi: “Voglio essere felice”, “Voglio diventare famoso”.

Un obiettivo al contrario è qualcosa di molto preciso, specifico e perciò misurabile. Ad esempio: “Voglio essere più presente per la mia famiglia” oppure “Voglio ottenere 10 mila followers sulla mia pagina Instagram”.

PERCHE’ E’ IMPORTANTE LAVORARE PER OBIETTIVI?

Nella scalata della montagna, darsi degli obiettivi specifici significa poter sempre sapere dove si è arrivati. Gli obiettivi sono in grado di rimandarci continuamente dei feedback rispetto alla “distanza dalla meta”.

Gli scopi no; Se gli obiettivi non sono definiti, se la persona non si è data un tempo, non ha chiaro ciò che vuole raggiungere, sarà molto più difficile rendersi conto del punto in cui si è e, sarà molto più facile che il senso di inadeguatezza, lo sconforto abbiano la meglio su la volontà di raggiungere la meta.

Non puoi misurarti in qualcosa, se non misuri gli obiettivi!

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Un’esperienza personale rispetto a questo tema

L’altro giorno con una mia atleta emotiva stavamo valutando il nostro percorso di allenamento e lei diceva di non vedere dei risultati, io invece li vedevo.

L’errore è stato il mio, perché non ho dedicato abbastanza tempo in cui condividere un piano di allenamento specifico, cioè con degli obiettivi specifici.

Quindi quello che io vedevo come miglioramento, lei non lo percepiva come tale perché non ero stato abbastanza accurato nel dare dei punti di riferimento per farle capire se le cose stessero andando bene o male.

Come fare a creare degli obiettivi ben strutturati? Il metodo SMART

Il metodo S.M.A.R.T. è stato sviluppato da Peter Drucker nel 1954.
Si tratta di un modo per stabilire degli obiettivi validi e strutturati.

Per stabilire se gli obiettivi sono ben strutturati, sono stati definiti 5 criteri, che corrispondono ai termini che compongono l’acronimo S.MA.R.T.

  • S = Specific (Specifico)
  • M = Measurable (Misurabile)
  • A = Achievable (Raggiungibile)
  • R = Realistic (Realistico)
  • T = Time-Based (Temporizzabile)

Specifico significa che l’obiettivo deve esprimere cosa e come lo si vuole ottenere.
Misurabile vuol dire che l’obiettivo deve poter essere espresso numericamente.
Raggiungibile significa che l’obiettivo deve essere in linea con le risorse di cui la persona dispone.
Rilevante/Realistico nel senso che l’obiettivo deve essere qualcosa di importante per il nostro sistema di valori, per la nostra vita.
Temporizzato cioè con una certa scadenza, e con la possibilità di essere diviso per step, importanti per il monitoraggio.

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