Sin dalla nascita la musica è un minimo comune multiplo che ci accompagna nei ricordi, nelle esperienze, nelle relazioni e nei vissuti. Alla musica sono legati immagini ed immaginari.
Ma soprattutto la musica possiede dei poteri in grado di migliorare la nostra salute psicofisica.
I poteri fondamentali della musica
1° Potere: evocare ricordi
Se si pensa infatti ad uno dei poteri della musica, quello di evocare ricordi ormai sepolti nella nostra memoria a lungo termine, ci si accorge di quanto l’esperienza musicale sia radicata profondamente dentro noi.
2° Potere: darci la carica
Un altro potere della musica è quello di energizzarci ed aiutarci a caricarci, come ben sanno gli atleti che prima di un evento sportivo o di un allenamento sparano la musica a tutto volume e cominciano a ballare, attivandosi così fisicamente.
3° Potere: influenzare lo stato d’animo
Il potere più comune, utilizzato dalla maggior parte degli ascoltatori è quello di ottenere un effetto catartico sul proprio stato d’animo attraverso il contatto con esperienze allegre o malinconiche.
Canzoni tristi e ricordi
Proprio sulle canzoni tristi si sono soffermati il professor Tuomas Eerola del dipartimento di musica dell’Università di Jyväskylä in Finlandia e la professoressa Henna-Riikka Peltola del dipartimento di musica della Durham University del Regno Unito, in una ricerca condotta nel 2016.
L’indagine ha esplorato nel campione di soggetti considerati le ragioni, i meccanismi e le emozioni scaturite dalle esperienze musicali individuali: ciò che è emerso è che inaspettatamente la maggior parte delle persone scelgono di ascoltare canzoni tristi per evocare ricordi piacevoli, traendo beneficio dalla propria esperienza.
Nella nostra ricerca, abbiamo voluto indagare su questo ampio spettro di esperienze che le persone hanno con la musica triste, e trovare le ragioni sia per ascoltare che per evitare quel genere di musica.
ha affermato il professor Eerola.
D’altro canto Oliver Sacks, neurologo britannico, aveva già parlato della possibilità di poter ritrovare la memoria mediante ricordi recuperati attraverso la musica.
Dallo studio del 2016 è emerso anche che le persone che ascoltano canzoni tristi finiscono per sentirsi sia abbattuti che risollevati perché in ogni caso godono del piacere del ricordo evocato dall’ascolto stesso.
2.436 partecipanti all’esperimento e alla ricerca, hanno riferito di provare sconforto e dolore associato all’ascolto della musica triste, perché rievocavano episodi di perdita personale o di mancanza, profondi come il divorzio o la morte di una persona cara.
Negli ascoltatori che durante l’ascolto hanno riferito di essere stati bene, la ricerca ha di fatto evidenziato che non era certo la musica triste ad averli resi felici, bensì il contatto emotivo con il ricordo stesso, poi accompagnato dalla musica: una sorta di tristezza piacevole!
Songtherapy e ricordi
Con la Songtherapy le persone imparano a regolare il loro stato d’animo con l’aiuto delle canzoni che diventano medicina per la riabilitazione, attingendo a processi di conforto, sollievo e piacere.