“Dimmi cosa ascolti e ti dirò chi sei” sembra una battuta ma la scienza è seria sull’argomento:
I nostri gusti musicali sono collegati ai tratti di personalità, lo affermano gli psicologi della Cambridge University.
L’importanza della musica nella nostra vita è confermata dalla stretta relazione con la nostra identità: avevamo già parlato di come la musica che ascoltiamo sia connessa alla nostra personalità e di come la nostra mente classifichi le canzoni mediante 3 valori (arousal, valence e depth).
Adesso alla raccolta di ricerche su musica e personalità si aggiunge anche lo studio del 2015 di Greenberg, Baron-Cohen et al.
Empatia o Sistematizzazione?
Lo studio dei ricercatori di Cambridge parte dal modello della Teoria E-S dello stesso Simon Baron Cohen, che ha partecipato al progetto di ricerca.
Secondo tale teoria, le persone hanno due stili cognitivi alternativi: i soggetti si dispongono su di un continuum che va da un estremo caratterizzato da uno stile orientato all’Empatia, all’opposto dove lo stile predominante è quello della Sistematizzazione.
L’Empatia è l’abilità di identificare, predire e rispondere in maniera appropriata agli stati mentali degli altri.
La sistematizzazione consiste invece nell’abilità di identificare, predire e rispondere al funzionamento dei sistemi (naturali, astratti organizzativi e tecnici) analizzando le regole che li governano.
I valori di Empatia si calcolano tramite l’Empathy Quotient (EQ), quelli di Sistematizzazione tramite il Systemizing Quotient-Revised (SQ-R): coloro che hanno punteggi maggiori nell’EQ rispetto al SQ-R hanno uno stile cognitivo empatico; se i punteggi nel SQ-R sono maggiori rispetto all’EQ, lo stile è orientato alla sistemizzazione.
Raramente vi è un equilibrio tra i valori dei test, in quanto a valori elevati su una scala corrispondono solitamente valori più bassi sull’altra; quando i punteggi si equivalgono, si definisce lo stile come bilanciato.
Le preferenze musicali sono legate agli stili cognitivi
Dallo studio è emerso che i soggetti con lo stile cognitivo empatico usano la loro empatia quando ascoltano la musica, reagendo in maniera emozionale e fisiologica ad essa.
Coloro che sono per la sistematizzazione tendono invece ad interpretare la melodia, analizzandola e scomponendola nelle sue componenti ed interpretando le varie parti in relazione all’intero pezzo musicale.
In base alla loro peculiarità, gli empatici preferiscono gli stili musicali romantici, rilassanti, non aggressivi, tristi e lenti come il soft rock e l’r&b.
Chi è orientato ai sistemi preferisce generi più sofisticati e complessi dal punto di vista strutturale come il jazz tradizionale ed i generi classici.
“Dimmi cosa ascolti e ti dirò chi sei”: altri studi
I risultati di questo studio vanno ad integrare quelli di altre ricerche che hanno analizzato altri aspetti della nostra personalità: ad esempio le persone che rientrano nella categoria dell’apertura all’esperienza tendono a preferire il blues, il jazz, la classica e il folk; le persone caratterizzate dall’estroversione prediligono il pop, il soul, il funk e l’elettronica.
Col tempo riusciremo ad avere una mappa più completa di come la musica può influenzare la nostra identità e di come viceversa i nostri gusti musicali sono determinati dalla nostra personalità: magari verrà messo a punto un nuovo test somministrato tramite playlist che andrà a decodificare i nostri tratti di personalità!
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Fonti:
Musical Preferences are Linked to Cognitive Styles
Music taste linked to personality traits by Cambridge psychologists