Seleziona una pagina

Molti studi hanno esaminato l’impatto della musica sul nostro cervello: è stato dimostrato che essa migliora il linguaggio nei bambini; ne è stato esaminato l’impatto sulla nostra personalità; è stata provata la sua capacità di ridurre il dolore, di trattare i disturbi dell’umore e la sua utilità come cura alternativa ai farmaci all’interno degli ospedali.

Però di ricerche sugli effetti positivi dell’educazione musicale negli adolescenti non ce n’erano in abbondanza, se non legati agli aspetti come la devianza sociale (che poi si è visto che in fondo la musica metal non fa male, anzi!).

Gli effetti positivi dell’educazione musicale

Nello studio di Nina Kraus e Travis White-Schwoch sono stati esaminati gli studenti di quattro scuole statunitensi, per un periodo di circa due anni.

Nel gruppo sperimentale erano presenti tutti gli adolescenti facenti parte dei cori dei vari istituti, che hanno seguito regolarmente delle lezioni collettive di canto.

Il gruppo di controllo era costituito dai loro coetanei che, pur frequentando le stesse aule, non partecipavano in maniera continuativa a progetti di educazione musicale.

La particolarità di questi istituti scolastici era l’attenzione dedicata alle discipline artistiche: la musica e le arti figurative non erano considerate semplici riempitivi dell’orario e attività ricreative; tali materie godevano di importanza pari a quelle tradizionali e non era possibile conseguire il diploma senza un anno di educazione artistica nel curriculum scolastico.

Analizzando le performance degli studenti dei due gruppi in dei compiti sperimentali, si è trovato che coloro che avevano frequentato il programma di educazione musicale avevano una marcia in più rispetto ai loro compagni.

Ti può interessare anche: Cosa succede nel cervello quando la musica ci fa venire i brividi?

La musica migliora le capacità psichiche degli adolescenti

L'educazione musicale potenzia il cervello degli adolescenti

Dallo studio è emerso che studiare la musica cambia la mente degli adolescenti: lo studio e la pratica li rendono maggiormente in grado di concentrarsi sulle caratteristiche del suono e di elaborarle a livello mentale.

Questo miglioramento nelle abilità musicali provoca effetti positivi anche nell’apprendimento in quanto le strutture neurali implicate nel processare le componenti di una melodia sono le stesse che utilizziamo anche per comprendere i dialoghi.

Quindi allenando con la musica gli adolescenti si ottengono miglioramenti nello studio grazie al miglioramento delle capacità di linguaggio che aiutano a processare in maniera più efficiente le informazioni e le nozioni.

Gli studenti che facevano parte dei gruppi che svolgevano regolarmente attività musicali avevano inoltre migliori capacità attentive: allo stesso modo in cui avevano imparato a concentrarsi sul suono escludendo il rumore circostante, così riuscivano a mantenere un livello di attenzione e concentrazione maggiore anche nei compiti di apprendimento.

Musica come sottofondo dell’animo o a tutto volume?

Vista l’importanza cruciale che la musica ha nella formazione della nostra personalità e nell’aiutarci a sviluppare le nostre abilità attentive e di linguaggio, dovremmo smettere di relegarla alla funzione di sottofondo musicale, di colonna sonora del film della nostra vita.

Dovremmo iniziare invece a vivere a tutto volume, rendendola un elemento fondamentale di ogni nostra attività e di ogni momento della nostra giornata.

Lo Psicologo del Rock promuove l’utilizzo della musica per raggiungere il benessere della persona: mediante la Songtherapy si può dare il giusto apporto musicale alle proprie giornate.

Se vuoi usare il potere delle canzoni nella tua professione: scopri quali sono i prossimi corsi nell’area Songtherapy oppure contatta tramite mail lo Psicologo del Rock o mediante il numero 328.3051918.

 

Fonti:

Northwestern Study Finds Music Education Changes The Teen Brain

Neurobiology of Everyday Communication: What Have We Learned From Music?