Si è svolto Lunedì 25 Aprile nello spazio Wintergarden di Viterbo, l’ultimo dei seminari che ha visto impegnato Lo Psicologo del Rock in un appuntamento pensato per integrare sempre più psicologia e musica.
Da Ottobre 2015 ad Aprile 2016 una volta al mese, Lo psicologo del Rock ha “invitato” così sul lettino diversi cantautori italiani, che attraverso le loro canzoni, inconsapevolmente, hanno fatto in modo che si potessero spiegare in maniera diretta e poetica alcuni dei grandi temi della psicologia di ieri è di oggi.
“Le canzoni sono legate alle nostre emozioni, ai nostri ricordi, ai nostri sogni. Sono parte della nostra storia personale e quella del nostro gruppo di appartenenza: certi brani ci permettono si creare connessioni emotive e condivise o, addirittura, di sintetizzare periodi storici”
Gli artisti analizzati sono stati: Franco Califano, Francesco De Gregori, Vasco Rossi, Subsonica, Franco Battiato, Fabrizio De Andrè e i Baustelle. Per chi non c’è stato, in questo spazio vogliamo ripercorrere brevemente gli argomenti trattati nei seminari.
Franco Califano e gli eventi della vita che ci cambiano
In psicologia clinica e dell’evoluzione si parla di “bambini difficili”: a volte nel legame materno c’è qualcosa che non è andato nel verso giusto. Partendo dall’autobiografia di Franco Califano si ripercorre la sua vicenda psicologica: dall’infanzia traumatica, all’adolescenza ribelle per arrivare ad una vita adulta sempre a limite.
Fra le borgate romane e il collegio finalmente poi il successo di questo artista. In musica, il Califfo, non poteva che riportare tutto il proprio vissuto personale alla ricerca di una propria sperimentazione che però spesso si conclude in una “maledetta noia”.
Francesco De Gregori accompagna il viaggio di ognuno di noi
In psicoterapia spesso viene utilizzata la simbolizzazione, uno strumento terapeutico potente che permette alla persona di dare un senso e un significato alla propria esperienza.
Una simbolizzazione adeguata permette di non cadere nella repressione della propria storia e di elaborare quello che ci succede, di integrare anche le brutte esperienze nel nostro senso d’identità.
Alcuni brani del Principe sembra aiutino proprio a costruire questo processo perché ricchi di archetipi: gli amanti in “Rimmel”, il saggio “Generale”, Nino che non deve aver paura di tirare quel calcio di rigore. Come Enea, questi personaggi sembrano compiere ognuno il proprio percorso, che in fondo è il viaggio che ognuno di noi ha da percorrere per scoprire il proprio Sè reale.
Vasco Rossi conosce la psicologia della gestalt
Qual è la differenza fra il Blasco e la psicologia della gestalt? Nessuna, entrambi sono fatti di emozioni forti! Se lo psicoterapeuta Fritz Perls diceva “Non raccontare le cose, vivile”, Vasco Rossi ha preso come dogma questa espressione, vivendo uno stile di vita in nome del Rock ‘n’ Roll.
“Nelle sue canzoni si trovano l’emozione nuda, pura, cruda che ti arriva direttamente allo stomaco, uno schiaffo in faccia per convincerti a non prenderti in giro, alzare la testa e prendere la vita per quello che è”
I Subsonica e gli effetti della tecnologia sulla psiche
L’arrivo del Duemila porta novità, cambiamento e dinamicità. Un giorno, dei ragazzi di Torino si incontrano e decidono di raccontare in musica e testi il periodo storico che stanno vivendo.
Viene fuori un’attenta dimensione cantautoriale che trova le proprie radici in autori come Battiato, unita alle tematiche personali connesse ai cambiamenti sociali e culturali derivanti all'(ab)uso di tecnologia.
L’alba del nuovo millennio porta con se una “discoteca labirinto” dove all’interno ci si può sentire “Mammifero” e poter fare “Tutti i miei sbagli”. Cosi i Subsonica riescono a raccontare attraverso un’elettronica “sensuale e ballerina”
“il difficile rapporto fra noi e la macchina, fra il reale e il virtuale, tra la continua ricerca di un contatto umano e le fredda realtà di uno schermo”
Franco Battiato vs Maslow
Pensare a Battiato è come immaginare un vecchio saggio che narra le vicende eroiche ai propri nipoti. Battiato è l’archetipo del saggio per eccellenza: viaggia, conosce, e poi torna per narrare. Spesso indica al proprio popolo di ascoltatori una nuova strada da percorrere, lontana dalle tentazioni e proiettata verso una dimensione trascendente al grido di “Lascia tutto e seguiti”.
Molti aspetti lo legano a Jung, alla psicologia transpersonale e alla piramide dei bisogni di Maslow; per Battiato “ci vuole un’altra vita” quella della trascendenza e della dimensione spirituale.
Fabrizio De André fra emozioni e razionalità
La chitarra e sopratutto la penna di De André, attraversano in maniera trasversale alcuni dei temi importanti della nostra esistenza dalla politica all’interiorità.
Ascoltare i testi di Faber ci sorprende perché le storie narrate sono la sintesi perfetta fra emotività e razionalità. Le sue canzoni sono cariche di umanità dove
“ognuno dei suoi personaggi può essere un caso clinico per descrivere una patologia o per evidenziarne una guarigione”
I Baustelle ci riportano alla nostra adolescenza
L’adolescenza, che da grandi si ricorda sempre con tanta nostalgia, è il periodo che porta con sé le prime volte, grandi dolori e grandi esperienze.
Spesso anche in adolescenza c’è la possibilità di risvolti psicopatologici: Charlie che non si omologa viene picchiato e imbottito di farmaci, una ragazza di 16 anni si toglie la vita dichiarando che la sua guerra personale è finita, mentre Sergio viene internato perché non adeguato al suo contesto sociale. Questi e altri temi di psicopatologia sono spiegati nei brani cantautoriali, dal sapore agrodolce tipico dei Baustelle.