Il lutto è un’esperienza che può riferirsi alla perdita di una persona cara o di un animale, ad un aborto, alla fine di una storia d’amore, alla perdita del lavoro o dell’integrità fisica in caso di malattie o incidenti.
Ecco come la musica può essere d’aiuto e come ha aiutato una famiglia in lutto.
Un’esperienza dolorosa
Quando avviene un lutto, nell’organismo si attivano gli stessi meccanismi neurali che controllano il dolore fisico.
Tra essi, ad esempio, la Corteccia Cingolata Anteriore Dorsale (DACC): un’area del cervello coinvolta nell’elaborazione del dolore fisico e nella componente affettiva del dolore.
Nel lutto, quest’ultima si manifesta come sofferenza emotiva causata dalla perdita e genera una ferita.
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Alleviare il dolore e rimarginare la ferita
Le ferite psicologiche, come le ferite fisiche, necessitano di essere curate. Sebbene l’essere umano abbia una predisposizione biologica per risanare le ferite, talora un aiuto può essere utile o indispensabile.
Le ferite causate dalla perdita e dal lutto non sono tutte uguali e il processo con cui la ferita rimargina è soggettivo e temporalmente non quantificabile. Eppure, qualcosa in comune tra i diversi modi di elaborare il lutto c’è!
Legami continui e relazioni che restano
Dopo l’addio alla relazione fisica, le persone desiderano recuperare la relazione su un altro piano, sia esso spirituale o religioso: chi resta vuole sentire che l’altro c’è e vuole onorarne l’esistenza.
Esistono molti modi per recuperare ricordi positivi e lo scambio relazionale, scoprire eredità e somiglianze emotive e cognitive e mantenere un legame affettivo sano e potenziante.
Una famiglia in lutto sceglie di aiutarsi con la Songtherapy
Una famiglia di tre persone (padre, madre e figlio adolescente) sta vivendo un momento di lutto per la perdita improvvisa e inaspettata di un familiare e chiede un sostegno perché tra i membri vi è difficoltà a condividere le emozioni legate al lutto e a ricordare la persona deceduta.
– Vorremmo sentirlo con noi e invece sembra che gli abbiamo detto addio per sempre!
– Mi sento in colpa perché non mi ricordo più niente di noi!
– Non so parlare di come sto…
Con la Songtherapy, facciamo parlare la musica: ognuno dei membri sceglie una canzone che rappresenta il suo vissuto emotivo: Hallelujah di Leonard Cohen, Strada facendo di Claudio Baglioni e Tears in heaven di Eric Clapton.
Il suono delle emozioni restituisce alla famiglia la condivisione desiderata
Dopo l’ascolto – un momento di commozione per tutti, me compresa – il primo a prendere la parola è il figlio:
Ve lo ricordate come gli davano ai nervi le canzoni troppo sdolcinate? Mi ha insegnato lui ad ascoltare metal!
Concordiamo sul fatto che ascoltare metal sia un primo strumento per sentirlo vicino e che continuare a suonare possa essere un modo per onorare la relazione tra loro. Tra l’altro ascoltare musica metal fa sentire meno soli.
Anche i genitori portano avanti riflessioni utili per recuperare il legame con la persona cara.
La madre ricorda lo scambio di conoscenze che lei e la persona cara hanno vissuto e il contributo delle azioni dell’una sulla vita dell’altro e viceversa. Ha scelto Strada facendo di Claudio Baglioni e la parte del testo che più la commuove è:
È una canzone e neanche questa potrà mai cambiar la vita
ma che cos’è che mi fa andare avanti e dire che non è
finita…cos’è che mi spezza il cuore tra canzoni e amore
e che mi fa cantare e amare sempre più,
perché domani sia migliore, perché domani tu…
Il padre desidera avere tempo per vivere la tristezza, recuperare le energie e prendere atto di quanto accaduto: con l’aiuto della musica vuole evocare ricordi.
Tra le parole della sua scelta musicale – Tears in heaven di Eric Clapton – vuole ricordare:
Time can bring you down
Time can bend your knees
Time can break your heart
A partire da questo toccante momento di ascolto, la famiglia ha continuato ad usare la Songtherapy, nel percorso di sostegno e a casa, per dare spazio al lutto e al dolore, condividerlo e concedersi di ripartire.
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Fonti:
Giusti E., Milone A. Terapia del Lutto. La cura delle perdite significative 2015, Sovera.
Hogan N.S., DeSantis L. (1992). Adolescent sibling bereavement: An ongoing attachment Qualitative Health Research 2(2):159-177.
Schützenberg A.A., Jeufroy E.B. Uscire dal lutto. Superare la propria tristezza e imparare di nuovo a vivere 2014, Di Renzo Editore.
Silverman P.R., Nickman S.L. & Worden J.W. (1992). Detachment revisited: The child’s reconstruction of a dead parent American Journal of Orthopsychiatry 62(4):494-503.