Il tattoo svolge diverse funzioni: è una carta d’identità dell’individuo, segnala l’appartenenza ad una tribù o ad un gruppo, ma è anche un simbolo di un rito di passaggio (ad esempio, all’età adulta).
Cosa dice la scienza
Secondo l’ipotesi della “human canvas”, il tatuaggio rappresenta un’estensione del proprio fenotipo che intende segnalare significati simbolici, che sono marker d’identità individuale o identificazione con un gruppo; proprio l’identificazione con un gruppo specifico, insieme alla dimostrazione di forza nel vincere il dolore e lo stigma sociale, erano le principali motivazioni dei tatuaggi fatti prima della post-contemporaneità.
Secondo L’ipotesi “upping the ante”, a causa di fattori tipici della modernità, come l’aumento di popolazione e il miglioramento del sistema sanitario, le persone sviluppano la loro identità attraverso gli ornamenti: ci facciamo i tatuaggi per apparire unici, attraenti e per ottenere uno status superiore rispetto ad un gruppo.
Cosa dicono i tatuati
Recentemente è stato chiesto ad un campione statisticamente significativo il motivo per cui hanno messo inchiostro sulla propria pelle; le risposte sono state classificate in queste categorie:
- – Essere speciali e UNICI
- – Enfatizzare la propria identità
- – Avere una NUOVA esperienza, superare un limite
- – Come simbolo di protesta o ribellione verso qualcosa
- – Appartenenza ad un gruppo
- – Ricordare una fase di vita (un evento, una persona)
- – Motivi sessuali (tra cui feticismo, sadomaso, esibizionismo)
- – Motivi religiosi o spirituali
N.B.: le immagini sono foto di opere del Maestro Lippo, che mi ha gentilmente concesso l’opportunità di usarle!