Anche quest’anno abbiamo indetto un concorso in collaborazione con Sziget 2017 in cui abbiamo messo in palio un accredito per partecipare al mitico festival che si svolge ogni anno a Budapest; avevamo chiesto a chi voleva partecipare di indicarci perché andare allo Sziget sarebbe stato “terapeutico”.
Vi raccontiamo l’esperienza di Mattia (nome di fantasia) che quest’anno ha vinto, con noi, la possibilità di volare sull’isola e vivere una settimana di concerti.
Quest’esperienza lo aiuterà a raccogliere le energie per il nuovo anno.
Le parole di Mattia:
Preferisco innanzitutto contestualizzare: io sono un ragazzo di 23 prossimo alla laurea magistrale in biologia. L’ultimo anno per me è stato davvero infinito: tra ultimi esami e laboratorio di tesi, ho vissuto davvero uno stress continuo senza avere mai un momento per me. Non sono riuscito a ricavare degli spazi che mi facessero bene.
Due miei amici stretti, avendo passato l’anno precedente allo Sziget, decidono di riandarci, fomentati dal fatto che
è stata una delle esperienze più belle che abbiano mai fatto!
Allora torno a casa e ripenso le parole che mi hanno detto, vado su youtube, cerco “Sziget 2017” per avere un’idea di cosa sia. Mi appare l’aftermovie del 2016.
Queste le sensazioni di Mattia:
– colori,
– musica,
– moltissime persone da tutto il mondo,
– migliaia di attrazioni.
Inizio a pensare che quello potrebbe essere il mio rifugio da un mondo di stress, che potrebbe regalarmi per una settimana una sensazione di libertà che quasi non ricordo, che potrebbe essere un breve attimo di spensieratezza da una vita fatta di calcoli, esperimenti e teorie.
E allora già ci sono, sono lì con la mente, i miei neuroni sembrano già rilassati, il mio continuo pensare per un momento va scemando, una sensazione inebriante di pura energia mi inonda.
Mi immagino allo Sziget, il sole, il mare, la musica, lo immagino solamente e già mi sento meglio.
Lo immagino solamente e, per un momento, son già scappato di qui.
Noi de Lo psicologo del Rock saremo presenti per vivere ancora quest’esperienza e documentarvi tutto.
Chi di voi sarà dei nostri?