La scienza ha dimostrato che alcune playlist sono un vero e proprio toccasana per tutti coloro che soffrono di ansia e depressione e sostengono la tesi che psicologia e canzoni sono argomenti fra loro strettamente collegati.
Per molte persone, la musica è un vero e proprio motivatore: alzi la mano chi non ha una canzone per qualunque cosa.
Ci sono canzoni che ci tengono incollati al divano durante le uggiose giornate invernali, quelle che ci danno lo sprint per andare a correre o a passeggiare al parco o ancora quelle che ascoltiamo quando abbiamo bisogno di un semplice sorriso.
Non a caso, qualche anno fa, uno studio condotto dai ricercatori della McMaster University di Hamilton in Ontario, ha dimostrato che gli atleti che hanno ascoltato le proprie playlist personalizzate, hanno ottenuto risultati migliori rispetto a coloro che non hanno ascoltato musica durante la prova.
(Scopri l’effetto di questa playlist di tracce motivazionali)
Ti può interessare anche: Come l’integrazione di musica e medicina favorisce il benessere
Psicologia e canzoni: perché sono così legate?
Molti neuroscienziati hanno dimostrato che alcune canzoni possono causare delle vere e proprie reazioni chimiche all’interno del cervello umano.
Gli scienziati della McGill University di Montreal, hanno trascorso quasi quarant’anni a studiare gli effetti della musica sul cervello ed hanno pubblicato uno studio che ha dimostrato, in breve, che quando sentiamo musica piacevole, il nostro cervello rilascia dopamina, ovvero il neurotrasmettitore della felicità che generalmente risponde a stimoli naturali come l’esercizio fisico, il cibo ed il sesso.
Inoltre, di recente, Stefan Koelsch, professore di psicologia musicale presso la Freie University di Berlino, ed i suoi colleghi hanno ampliato precedenti studi che dimostravano come le persone stimolate dalla musica riescano a mantenere una sana risposta fisiologica allo stress quotidiano.
Il loro studio, pubblicato nella rivista Nature Research, ha scoperto che il rilascio di cortisolo tra i soggetti che ascoltano la musica aumenta la capacità di reagire e superare situazioni particolarmente stressanti.
(Scopri come avere meno ansia la mattina: 3 abitudini + 3 playlist)
È possibile studiare in medicina alcune playlist come aiuto alle cure tradizionali?
A rispondere a questa domanda ci ha provato la biologa Ketki Karanam nell’anno 2013. La dottoressa indiana è co-fondatrice di The Sync Project, società il cui obiettivo principale è quello di studiare scientificamente terapie musicali adatte a svariate tipologie di pazienti.
Negli ultimi due anni, The Sync Project ha condotto vari studi che riguardano la stretta connessione presente tra musica e mente.
L’azienda ha collaborato con svariati consulenti del Berklee College of Music, del MIT Media Lab e di Spotify per raccogliere dati sugli effetti terapeutici della musica su una popolazione di vasta scala. L’obiettivo finale è quello di aiutare i medici a trattare pazienti affetti diversi disturbi, attraverso la musica in combinazione o in alternativa ai farmaci.
La musica può modulare i sistemi neurali come la risposta dopaminica, il sistema nervoso autonomo e altri che sono legati allo stress, al movimento, all’apprendimento e alla memoria.
Questo è quanto sostenuto da Daphne Zohar, amministratore delegato della società PureTech Health ed entrata a far parte del team Sync nel 2015.
Di recente lo stesso The Sync Project ha collaborato con consulenti scientifici come Zatorre e musicisti come Peter Gabriel, Jon Hopkins e altri, intraprendendo il primo studio su larga scala per misurare come le proprietà strutturali della musica, tra cui battito, chiave e timbro, influenzano l’attività cerebrale, la frequenza cardiaca e gli schemi del sonno.
Anche se il progetto Sync è ancora relativamente nuovo, i membri stessi hanno già degli obiettivi molto chiari: vogliono trovare playlist specifiche per utilizzarle nel trattamento di ansia, depressione, stress post-traumatico, morbo di Alzheimer e Parkinson, fornendo delle alternative naturale alle gestione del dolore al posto degli oppiacei.
Una canzone al giorno leva il medico di torno?
The Sync Project spera di arrivare a questo punto quanto prima. Al momento è emerso che per ottenere maggiori risultati sui pazienti è necessario personalizzare la musica per soddisfare quanto più possibile le esigenze ed i gusti dei pazienti.
Che sia latino americano, hip-hop, heavy metal o rock, andare incontro al gusto personale può influenzare le modalità di reazione ad una canzone.
Si possono anche avere delle reazioni inaspettate e positive con canzoni che si pensa di non amare, come nel caso di Despacito, il tormentone estivo 2017 che sta dividendo il popolo italiano.
(A proposito, conosci la Psicologia di Despacito?)
Al momento i membri di The Sync Project hanno analizzato più di 10 milioni di playlist pubbliche su Spotify contrassegnate con termini legati al benessere ed alla salute (ad esempio relax) ed ha lanciato una sua applicazione, Unwind.ai, che offre musica per rilassarsi prima di andare a dormire, generata secondo un algoritmo.
L’azienda ha inoltre creato il Sync Music Bot, un’applicazione che offre liste di riproduzione quotidiane attraverso il sistema di messaggistica Slack e sta testando l’efficacia di musica specificamente progettata per persone che cercano di rilassarsi o di lavorare.
I fondatori e gli investitori intendono incorporare cicli di feedback biometrici in questi programmi per raccogliere le frequenze cardiache e le variazioni di frequenza cardiaca per capire meglio come la fisiologia sia correlata alla musica.
Per la prima volta al mondo si sta cercando di comprendere lo stato emotivo delle persone mentre ascoltano musica.
La musica può migliorare la vita di molte persone.
Bonus tracks: le playlist dello Psicologo del rock
15 Canzoni sugli attacchi di panico
Una playlist contro il bullismo
The Feel Good Song Formula: la top 10 delle canzoni del benessere
12 Canzoni sulla dipendenza da internet [dai Pink Floyd ai Marlene Kunz]
Una playlist di 25 canzoni che fanno venire i brividi lungo la schiena
Una playlist per Irene (e per tutte le donne)
22 canzoni sulla droga [dai Doors a De Andrè agli Afterhours]