ATTENZIONE: Questo non è un articolo pro o contro la canzone; vuole mostrare cosa dice la scienza su questa traccia e descrivere come possiamo comunque utilizzare qualcosa che non ci piace a nostro vantaggio.
Perché Despacito ha così successo: cosa dice la scienza?
In un recente articolo, vari studi e ricercatori di psicologia della musica sono stati confrontati per spiegare il successo della traccia dell’estate 2017.
In estrema sintesi il pezzo vince, come tutti i tormentoni, perché:
1.Mixa bene elementi prevedibili con sorprese
La melodia della voce è molto ripetitiva, puoi prevederla ——–> ELEMENTO PREVEDIBILE
Mette insieme il canto tipico di una ballad con il ritmo reggaeton ——–> ELEMENTO SORPRESA
2. Ripetizione di pattern ritmici e di determinate frasi o parole come “Despacito”
3. Guest-star e unione di mondo latino con anglosassone
L’ingresso nella canzone della pop-star Justin Bieber dà quell’effetto sorpresa che sperimenti quando una star fa un featuring in un pezzo o in un concerto che non ti aspetti. Inoltre permette al pezzo di entrare bene in Canada e negli Stati Uniti visto che c’è un rappresentante di quel “mondo sonoro”.
4. Più la senti, più la senti, più è facile che ti piaccia
Si chiama “conformismo” i cui effetti fortissimi sono stati studiati dagli anni ’50: più le persone la condividono sui social, più viene passata in radio, più viene inoculata nelle menti e nelle orecchie della popolazione.
5. Il bpm è leggermente più veloce della media
Cioè la canzone ha un ritmo più sostenuto della media delle altre canzoni da radio.
Anche le cose che ci procurano dolore ci motivano
É proprio così, sembra incredibile, ma è così: il dolore è una GRANDE motivazione.
Anzi le motivazioni di base, a livello animale, sono 2: aumentare il piacere, evitare/diminuire il dolore.
Paradossalmente noi essere umani, a volte, per cambiare, per motivarci dobbiamo arrivare al fondo.
ESEMPI:
- Prendere un brutto voto per capire che dobbiamo cambiare modo di fare
- Perdere qualcuno o qualcosa per capire quanto era importante per noi
- Dare valore alla vita e fare scelte significative quando essa è in pericolo
- Svoltare dopo che siamo arrivati al fondo
- Smettere di fumare quando il medico ci dice che c’è qualcosa che non va
- Considerare di cambiare l’alimentazione solo quando abbiamo fatto un sacco di danni.
IL DOLORE, quindi, può essere una GRANDE LEVA DI CAMBIAMENTO.
Come abbiamo usato Despacito con una mia paziente
Rosaria (nome di fantasia) è una mia paziente che, in questo momento della vita, fatica a passare dal pensiero all’azione.
Sta rimandando da troppo tempo una telefonata importante.
Per Rosaria a volte, nella vita, il dolore è stato utile: solo provandolo si è resa conto di dove era e si è mobilitata a uscire dall’abisso.
Anche Fritz Perls, famoso terapeuta gestaltico, era solito lasciare le persone nella loro pena in modo tale da far raggiungere loro quel momento di rottura interna che genera le energie utili al cambiamento.
Io uso la frase: lasciare le persone nel loro minestrone di dolore
Non è sadismo: si opera così perché la persona si motiva così (badate bene: si considera sempre la salute del paziente e tale dolore non deve essere né fisico né traumatizzante per lui/lei ed è una tecnica che si può fare solo con pazienti più “compensati” e stabili)
Le 6 fasi della tecnica “Odio Despacito”
Siccome Rosaria aveva detto che questa traccia non le piaceva proprio, ecco cosa abbiamo fatto:
- Scelta della traccia dolore: Ha messo in loop “Despacito”.
- Le ho chiesto di immaginare tutte le conseguenze negative che sarebbero occorse se NON avesse fatto quella telefonata.
- Dopo 3 min, Rosaria ha aperto gli occhi e ha chiuso la traccia: ne era nauseata.
- Le ho chiesto di scegliere una traccia piacere.
- Le ho chiesto di immaginare tutte le conseguenze positive che sarebbero occorse se AVESSE fatto quella telefonata.
- Ora che era motivata sia dal dolore che dal piacere —-> l’ho lasciata sola in stanza a fare questa benedetta telefonata.