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Così recita il brano che ci illumina psicologia dei Dream Theater:

“Come posso sentirmi abbandonato
persino quando il mondo mi circonda?”

Misunderstood una canzone che descrive perfettamente le sensazioni che emergono quando non ci si sente capiti.

La parte iniziale del brano, molto “morbida”, viene seguita da una seconda parte in cui, il turbinio di accordi, rende molto l’idea di cosa succede dentro una persona che non si sente compresa.

Non sentirsi capiti è un’esperienza comune a tutti

Capita a tutti, in ogni momento della vita di non sentirsi capiti dall’altro, di attraversare dei momenti in cui ci si sente soli con i propri pensieri, stati d’animo, emozioni.

In questo articolo vedremo 5 motivi per cui le persone si trovano ad affrontare l’esperienza di non essere compresi e 5 “dritte” che potranno aiutarle ad ottenere comprensione.

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I 5 principali elementi della comprensione e le 5 strategie per uscire dall’incomprensione

1.NESSUNO TI COMPRENDERÀ MAI PERFETTAMENTE IN OGNI MOMENTO

Soltanto la persona (diretta interessata) si conosce profondamente e, anche se esistono altri individui con cui si instaura un rapporto guidato da un’autentica e profonda empatia, la comprensione non è un elemento sempre presente. Nessuno può capire un altro in ogni momento, e con lo stesso livello di empatia.
Perciò, la prima cosa da fare è sviluppare la consapevolezza che: NON SI PUO’ ESSERE CAPITI SEMPRE.

2. NON VIENI CAPITO PERCHÉ NON LO CHIEDI ESPLICITAMENTE

Le persone riescono davvero raramente a chiedere, in maniera chiara e assertiva, comprensione. La maggior parte degli individui trova  facile chiedere qualsiasi altra cosa, ma quando si tratta di chiedere di essere compresi non è in grado di farlo.
Perciò, rispetto a quanto abbiamo detto adesso, BISOGNA SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI CHIEDERE, DI FORMULARE IN MANIERA CHIARA LA RICHIESTA DI VOLER PARLARE PER ESSERE COMPRESI. Anche perché, spesso, gli altri credono di dover ascoltare per dare soluzioni, specificare che si vuole soltanto essere capiti, solleverà l’altro dal compito di pensare alla soluzione e lo riporterà in una modalità di ascolto empatico.

3. LE PERSONE NON TI CAPISCONO PERCHE’ NON HANNO TEMPO

Sempre meno è il tempo che le persone hanno da dedicare all’ascolto degli altri (a meno che non lo si faccia per lavoro).Perciò, la terza dritta, è: TROVARE DEI MOMENTI DEDICATI IN CUI AVERE UNO SCAMBIO CON LA PERSONA DA CUI SI VUOLE ESSERE CAPITI. Questa è una cosa che dico spesso alle persone in coppia, cioè trovare, dentro la settimana, almeno un momento che può essere di un’ora, due ore, mezz’ora, liberi dalle incombenze quotidiane, per dedicarsi tempo.

4. LE PERSONE NON TI CAPISCONO PERCHE’ NON HANNO LE COMPETENZE

Spesso, le persone non hanno gli strumenti per comprendere profondamente l’altro. Non hanno sviluppato le capacità empatiche, non gli sono state insegnate. La comprensione dell’altro non è un’abilità innata, ma va allenata. Se non viene allenata la possibilità di capire l’altra persona non esiste.
Perciò, in primo luogo, ciò che si può fare in questo caso è SELEZIONARE LE PERSONE CHE POSSONO COMPRENDERTI. Quindi affidarsi, quando si vuole essere capiti, a persone competenti a livello emotivo, che possano ascoltarti e capirti come ti piacerebbe essere capito. In secondo luogo, AIUTARE LE PERSONE CHE HAI INTORNO A SVILUPPARE IL SUPERPOTERE DELLA COMPRENSIONE. In che modo si può fare? Inizia col dare tu l’esempio, e quindi sii tu il primo a dare comprensione all’altro. E poi, crea un ambiente fatto di stimoli, magari anche utilizzano i social media (Video, Film, Canzoni, Interviste, Pagine Instagram, Facebook ecc..) in cui si vede nella pratica l’applicazione di questa competenza, ossia la comprensione.

5. LE PERSONE NON TI CAPISCONO PERCHÉ NON HANNO VOGLIA

Uno dei motivi per cui le persone non comprendono ciò che l’altro vuole trasmettere o, addirittura, non ascoltano, è perché non hanno voglia di farlo, non hanno le energie per farlo.
Perciò, ciò che si può fare in questo caso, è DARE ENERGIA ALL’ALTRO PRIMA DI CHIEDERE DI ESSERE ASCOLTATI. Cosa vuol dire? Prima di  formulare una richiesta di comprensione, creare un’esperienza “rigenerante” per l’altro, fare un’esperienza condivisa piacevole e positiva, in maniera di creare nell’altro il desiderio di mettersi in ascolto. Dare valore all’altra persona per ricevere valore.

Si può lavorare su molti aspetti per arrivare ad ottenere la comprensione degli altri.

Sicuramente i cinque che abbiamo appena visto sono quelli più comuni e ricorrenti.

L’esperienza della comprensione è qualcosa che si può ottenere, solo se i bisogni di entrambe le parti si incontrano, in un momento di profonda empatia.

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