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Resilienza emotiva… Due parole che suonano proprio bene, non trovi? Anche il loro significato è splendido, oltre che profondo. Le persone dotate del dono della resilienza emotiva, infatti, sono in grado di affrontare e riorganizzare positivamente la propria vita a fronte di un evento negativo.

Questione di carattere sì, ma anche di allenamento: le caratteristiche della resilienza emotiva

O sei resiliente o non lo sei. Diciamo che è una questione di carattere, ma come in tutte le cose ci si può allenare per imparare a fronteggiare molto più positivamente eventi traumatici come lutti, perdita di lavoro improvvisa e molto altro. Come fare?

Ovviamente quando si subiscono perdite traumatiche non è semplice: anche chi è dotato di resilienza emotiva si sente crollare il mondo addosso. Ma è questione di pochi attimi prima di cominciare a pensare come riorganizzarsi in modo positivo. Per chi ha questo dono innato è molto più facile, ma per chi invece è più fragile come si fa? Alleniamoci insieme con alcuni consigli e canzoni.

Hai visto il mio video su come affrontare delusioni e fallimenti sorridendo? Eccolo:

 

Sii ottimista

Guardare il lato positivo è importante. Questo non significa mettersi le fette di salame sugli occhi e non vedere la realtà: le persone resilienti mettono insieme una prospettiva positiva con una visione realistica del mondo che le circonda.

Come i pessimisti, anche gli ottimisti (realistici) prestano molta attenzione alle informazioni negative dei problemi che devono affrontare, tuttavia non rimangono concentrate su queste. Tendono a non prestare troppa attenzione ai problemi irrisolvibili, quindi sanno pesare correttamente le cose.

Quando Laurence Gonzales, autore del volume Deep survival: who lives, who dies and why, ha studiato i sopravvissuti a scenari terribili come la guerra in Vietnam, ha trovato lo stesso bilanciamento di positività e realismo. Ma come si fa quando l’ottimismo viene messo a dura prova?

La canzone n. 1 – Viva la vida| Modena City Ramblers

È il tuo respiro, non lo sprecare
Brucia in un rimpianto se ti perdi ad aspettare

Guarda in faccia le tue paure

Le neuroscienze dicono che esiste un solo modo reale per affrontare le paure: guardarle in faccia, sfidarle ed affrontarle a testa alta. Questo è ciò che fa chi è dotato di resilienza emotiva: evita che gli eventi orribili diventino più forti.

Per mettere a tacere la paura bisogna essere esposti allo stimolo che la induce, possibilmente in un ambiente sicuro, e deve durare abbastanza a lungo perché il cervello possa formare un nuovo ricordo che individui lo stimolo come non pericoloso.

Questa è una terapia molto utile anche per coloro che soffrono di attacchi di panico o ansia. Affrontare le proprie paure significa imparare qualcosa di nuovo su noi stessi e sulla gestione delle situazioni che non ci piacciono. Ma cos’altro possiamo imparare sulla resilienza emotiva?

La canzone n. 2 – Fear of the dark | Iron Maiden

When the light begins to change
I sometimes feel a little strange
A little anxious when it’s dark

Allena la tua bussola morale

Le persone resilienti hanno un forte senso di ciò che è giusto o sbagliato. Nonostante si trovino in situazioni per loro minacciose pensano sempre agli altri e non solo a se stessi.

L’altruismo, quindi la preoccupazione per il benessere degli altri senza alcuna aspettativa di beneficio per se stessi, è un pilastro nel sistema dei valori, quindi di una particolare bussola morale. Esso rafforza la nostra determinazione nei momenti difficili, perché?

La canzone n. 3 – Il mio nemico | Daniele Silvestri

E se non hai morale
E se non hai passione
Se nessun dubbio ti assale
Perché la sola ragione che ti interessa avere è una ragione sociale

Abbi fede e credi in qualcosa

La spiritualità, la fede o la credenza in qualcosa sono fondamentali quando si superano delle tragedie vere. Molto spesso si sente che l’unica potente forza nell’essere sopravvissuti a qualcosa, è arrivata dalla propria fede.

Ma cosa succede se non sei religioso? Nessun problema. Gran parte della forza della religione deriva dall’essere parte di una comunità. Non devi far nulla in cui non credi: solo trovare il gruppo giusto che rafforzi la tua determinazione.

La parola religione deriva dal latino religare che significa legare.

Quindi anche se non credi in Dio, l’importante è che tu abbia un gruppo legato da una particolare credenza).

La canzone n. 4 – Ordinary love| U2

All the beauty that’s been lost before
Wants to find us again

Circondati di persone in grado di aiutarti

Anche se non fai parte di una comunità (religiosa e non) avrai certamente amici o persone care che ti possono stare vicino quando la vita si fa dura.

Il nostro cervello ha bisogno di supporto sociale per funzionare in maniera ottimale. Essere connessi agli altri permette al nostro cervello di rilasciare ossitocina, ormone in grado di ridurre lo stress e calmare la mente.

Ma non possiamo essere sempre circondati dalle persone. Come fare quando siamo soli? È semplicemente necessario trovare dei modelli di resilienza emotiva che ci possono aiutare in situazioni in cui non possiamo chiedere aiuto.

La canzone n. 5 – Metti in circolo il tuo amore| Ligabue

Metti in circolo il tuo amore come quando dici perché no
Metti in circolo il tuo amore come quando ammetti non lo so

La forza mentale non è tutto

Molte persone resilienti praticano regolarmente esercizio fisico. Fare attività, infatti, aiuta ad adattarsi allo stress (oltre che a scaricarlo) e migliora l’attitudine alle sfide.

Inoltre, diverse ricerche hanno dimostrato che durante un vigoroso esercizio aerobico, le persone sensibili all’ansia sono costrette a tollerare molti sintomi della stessa (es. battito cardiaco accelerato, sudorazione abbondante, respirazione rapida e così via). Con il passare del tempo le stesse imparano a comprendere che quei sintomi non sono (in genere) pericolosi e riusciranno a vivere meglio i periodi negativi.

La canzone n. 6 – Roar| Katy Perry

I got the eye of the tiger, a fighter
Dancing through the fire
‘Cause I am a champion, and you’re gonna hear me roar

Sii elastico

Tutti noi abbiamo un modo in cui generalmente affrontiamo le difficoltà, ma ciò che distingue le persone estremamente elastiche è l’utilizzo di diversi modi per affrontare situazioni stressanti.

Le persone resilienti tendono ad essere flessibili, sia nel modo in cui pensano alle sfide, sia nella reazione emotiva allo stress. Non adottano uno stile specifico di coping, bensì passano da una strategia di adattamento ad un’altra a seconda delle circostanze.

Qual è una strategia di coping che funziona bene? In linea di massima l’umorismo, non a caso viene spesso utilizzato per smorzare situazioni stressanti o minacciose.

La canzone n. 7 – Don’t worry be happy| Bob Marley

In every life we have some trouble
But when you worry you make it double
Don’t worry, be happy
Don’t worry, be happy now

Trova il significato di quello che fai

Le persone resilienti hanno sempre una missione, uno scopo nella vita che dà un senso a tutto ciò che fanno. Quando il gioco si fa duro, sentono di far parte di un disegno più grande e di avere un obiettivo più importante.

Per questo motivo non si lasciano abbattere dalle difficoltà.

La canzone n. 8 – Wonderful life| Black

No need to run and hide
It’s a wonderful wonderful life
No need to laugh and cry
It’s a wonderful wonderful life

Ricapitolando: come allenare la resilienza emotiva

  • Sii ottimista;
  • Affronta le tue paure;
  • Riprendi la tua bussola morale;
  • Sii spirituale;
  • Dà e ricevi supporto sociale;
  • Allena la tua forza fisica;
  • Sii elastico

E soprattutto dai sempre un senso alla tua vita, ricordandoti lo scopo per il quale stai andando avanti. Buon allenamento!

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