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Molti studi (almeno 22 riconosciuti dalla comunità scientifica internazionale – Wheeler 2015) mettono in relazione la musica con la diminuzione dello stress.

Stress = Cortisolo

Quando dobbiamo affrontare continuamente delle situazioni che ci tengono attivati, nel nostro organismo sale il livello di un ormone chiamato cortisolo. Nel breve periodo il cortisolo ci è utile: permette al corpo di “stare sul pezzo”, concentrati e focalizzati.

Ma se il livello di cortisolo è sempre alto ci saranno delle conseguenze negative: oltre a sentirci nervosi e spossati, a lungo andare, esso può produrre ipertensione, abbassamento delle difese immunitarie, cefalee, calo della libido e molto altro.

+ Concerti, – Cortisolo

L’effetto benefico della musica è stato dimostrato recentemente anche rispetto ai concerti live.

In una ricerca del 2016 venivano prelevati 2 campioni di saliva agli spettatori di un concerto, uno prima del concerto e uno dopo.

Risultato:

dopo il concerto, il cortisolo si era abbassato (sembrerebbe di più nelle donne).

Questo per un singolo concerto; cosa succede per un festival dove ci sono concerti, attività, campeggio, yoga, teatro, atmosfera “peace and love” come lo Sizget? 

Cos’è lo Sziget?

Come ogni anno a Budapest, durante la seconda settimana di Agosto, prenderà il via uno degli eventi musicali più famosi in Europa, lo Sziget Festival.

Durante il corso degli anni il Festival è stato protagonista di una enorme evoluzione sia in numero di partecipazioni sia in valore artistico.

Proponendosi per la prima volta nel 1993 come semplice rassegna per gruppi locali  contando 43.000 presenze , il festival dell’ island of freedom, così è stata ribattezzata l’isola del Danubio che ospita il festival,  è arrivato ad oggi a vantare la presenza di numerosissimi artisti di caratura internazionale

contando nel 2015 lo straordinario numero di 441.000 visitatori.

Analizzando che solo nel 2015 per la prima volta dal 1998, quindi da quasi 20 anni, si è registrato un aumento dei ricavi provenienti dall’industria musicale rispetto all’anno precedente, tale evoluzione continua sembrerebbe in controtendenza e ingiustificata.

Allora a cosa possiamo attribuire questo successo? Cosa spinge un numero di persone ogni anno sempre maggiore a recarsi a Budapest, che di certo non può essere considerata una meta prettamente estiva, per partecipare allo Sziget Festival?

Sicuramente una delle motivazioni va ricercata nella modalità di organizzazione del Festival. L’evento infatti ormai conta più di

60 palchi e ospita non solo musica live e DJ set, che sicuramente  la fanno da protagonista, ma anche spettacoli teatrali, danza, giochi di luce, esibizioni circensi, artisti di strada.

È un evento dunque unico nel suo genere, multimediale, multietnico, aperto ad ogni espressione artistica,  spaziando a 360 gradi in ogni genere musicale dal pop, rock, elettronico all’ hip pop, metal reggae, jazz, afro, world music, folk e musica  classica e con la partecipazione di artisti più interessanti e rappresentativi per ogni genere.

Ma un’ulteriore motivazione possiamo ricercarla in un fattore prettamente psicologico

Come emerge dagli ultimi studi pubblicati dalla Recording Industry Association of America, i servizi di streaming digitali quali Spotify, Apple Music, Tidal ecc. ecc. sono diventati i principali generatori d’incassi dell’industria musicale.

Dunque una possibile spiegazione al notevole successo dei festival va ricercato in ciò che rappresentano:

una netta contrapposizione calda alla fredda ricerca da tastiera e all’ascolto individuale che avanza sempre più prorompente nell’industria musicale e nell’esperienza dei fruitori di musica. 

Insomma in poche parole: la ricerca di emozioni 

Benefici psico-fisici

Quali sono gli effetti positivi che vi segnaliamo di un evento del genere? Eccoli:

  1. Emozionarsi
  2. Bruciare calorie
  3. Sentirsi liberi
  4. Socializzazione
  5. Migliorare le lingue

Non ci rimane che chiedere agli organizzatori di farci prelevare dei campioni di saliva anche allo Sziget 🙂 .

Noi andiamo, voi che fate?

Qui puoi leggere l’esperienza emotiva di una ragazza nel 2015