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I concerti sono sicuramente il modo migliore per incontrare la musica. Si stabilisce un feeling diretto tra artista e pubblico. L’atmosfera che si crea sotto e sopra il palco amplifica esponenzialmente le emozioni.

D’altronde, psicologicamente, dare e ricevere emozioni e creare relazioni sono i principali motivi per cui si fa e si ascolta musica.

Partecipare a un festival che dura più giorni equivale ad una abbuffata di sensazioni.
Ma mettiamoci nei panni degli artisti. Saranno supereroi invincibili, figure mitologiche o  sono semplici esseri umani anche loro? Cosa significa esibirsi davanti a migliaia di persone in delirio?

Vediamo cosa hanno detto i protagonisti dello Sziget 2015 in alcune interviste del passato:

Adrenalina

Per Sergio Pizzorno, chitarrista e compositore dei Kasabian, i concerti sono un’occasione per:

Mettere insieme più persone possibili per dargli una serata incredibile, dargli una notte speciale o ispirarli con le parole, forse poi anche loro desidereranno essere in una band o fare magari dei film. Mettere insieme tanta gente che canta è incredibile!

E per quanto riguarda invece il proprio stato d’animo aggiunge:

 Si può stare con il culo per terra ma poi la gente ti butta addosso quell’energia!…è per questo che i concerti non falliscono mai.

Panico

Ma non sempre per gli artisti l’esibirsi davanti a un pubblico è fonte di energia e di emozioni positive. Ad esempio Robbie Williams, che aprirà lo Sziget al day -1, ha ammesso nel  2009  di soffrire di:

Una tremenda forma di stage fright che peggiora con l’età. E’ terrificante, ma è un problema che voglio risolvere. Nel corso dell’ultimo tour certe serate erano facili, altre tremende: sul palco ho passato i peggiori attimi della mia vita. Mi spaventa a morte il fatto che più invecchi più questo problema peggiori.

Attacchi di panico talmente forti da averlo costretto in passato ad annullare alcuni live e a rimanere fermo per un periodo.Problema che ormai sembra aver superato tranquilli 😉

Far emergere l’incoscio

Per Eugene Hütz, leader dei Gogol Bordello,  esibirsi vuol dire  far emergere, tramite le sue canzoni,  l’identità più profonda di ognuno, arrivare alla

Liberazione da noi stessi in quanto gabbia chiusa di pensieri, liberazione dalle logiche principali che guidano il mondo.  Uno scatenare ciò che di più vero esiste dentro di noi. Celebrare la verità di ognuno di noi. Quello che siamo. Questa è vera rivoluzione!

Divertimento

Per il gruppo italiano Lo Stato Sociale salire sul palco è un modo per:

Divertirci e far divertire. Cerchiamo di mettere insieme tante cose, di ridere, di cantare e suonare, di affrontare anche argomenti più seri cercando di evitare di salire in cattedra, cerchiamo di dialogare con le persone che sono lì con noi. Cerchiamo di far stare bene chi viene ad un nostro concerto, che torni a casa più felice di quando è arrivato.

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