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Tommaso, quali sono state le canzoni più catartiche del nuovo album Completamente Sold-out?

Sbagliare a vivere mi ha liberato molto; Non odiarmi mi ha liberato molto.

Quali sono le canzoni terapeutiche dei The Giornalisti per il vostro pubblico?

Quelle in cui le persone si ritrovano;
mi dicono:  “bello, cazzo, anche tu hai provato questa roba, l’ho provata anche io!”

Nel disco nuovo questo effetto è distribuito tra le varie tracce, tra tutte. Forse qualcosa in più per Completamente ma perché penso sia il singolo.

A livello personale, quali sono le tue canzoni terapeutiche?

è incredibile quello che sto per dire: mentre per le mie tracce il testo è la cosa più importante, nelle canzoni degli altri, il 90% delle volte, non mi frega niente del testo; cioè: vengo rapito dalla canzone.

Per me le canzoni terapeutiche sono quelle che mi rapiscono al primo ascolto:

comincio a canticchiarle e me le ascolto di notte, in cuffia, a volumi altissimi; lì mi faccio terapia d’urto.

Ci sono canzoni più benefiche di altre?

Le canzoni cambiano sempre; cerco di ascoltare sempre nuove cose.

C’è la canzone che ti dà energia, c’è quella che ti fa pensare ad una persona in maniera incredibile, quella che ti fa addormentare, l’album che ti fa riflettere:

ci sono diverse terapie da seguire, poi scelgo quella di cui ho bisogno. 

Nel nuovo album dei Kings of Leon ci sono 2/3 canzoni che per me ora sono tutto: prima di salire sul palco mi sento questo brano loro, “Muchacho”, mi radrizza molto, mi dà sicurezza.

Hai dei rituali prima di salire sul palco?

Ascolto musica come i calciatori; cerco di stare sdraiato, come se dovessi andare a dormire, mi rilasso totalmente; magari mi faccio anche una partita di Burraco.

Qui puoi leggere un’altra intervista che abbiamo fatto tempo fa al frontman dei TheGiornalisti. 

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