Può un essere umano suonare della musica con la mente, solo attraverso gli stimoli cerebrali captati?
La risposta è sì ed è il riassunto di quanto accaduto ad una famosa violinista della Welsh National Opera Orchestra che, nel 1988, ha visto la sua carriera interrompersi da un giorno all’altro.
Rosemary Johnson, 51 anni, a seguito dell’incidente automobilistico in cui è stata coinvolta mentre raggiungeva la location di un suo concerto, è rimasta completamente paralizzata e la lesione capillare subita, le ha tolto anche il dono della parola.
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Un concerto di musica con la mente
Dopo un lungo periodo di completa inattività musicale, la violinista ha di recente suonato ad un concerto con una cara amica e collega ed il tutto è stato reso possibile collegando il suo cervello ad un computer, così da consentirle di suonare le note desiderate utilizzando solo la forza del suo pensiero.
Questo progetto innovativo, guidato dalla Plymouth University in collaborazione con il Royal Hospital for Neuro-disability di Londra, ha permesso di collegare il cervello della violinista ad un computer che utilizza il software Brain Computer Music Interfacing, fondamentale per comporre e riprodurre la musica impressa nei suoi pensieri, attraverso un pianoforte.
A seguito di diversi esperimenti andati a buon fine, i ricercatori coinvolti nel progetto hanno deciso di regalare una grande emozione a Rosemary, permettendole di tenere un concerto con la sua cara amica Alison Balfour, ora membro della Bath Philharmonia.
L’idea di suonare con Rosie dopo così tanti anni è una cosa che non avrei mai immaginato possibile. Per qualche istante sono stata il suo suono ed il suo violino ed è stata un’enorme emozione.
Queste le parole della Balfour in risposta ad un’intervista.
Il potere della musica
La musica ha il potere straordinario di muovere le persone, di dar loro una voce e la possibilità di esprimersi attraverso un linguaggio universale compreso da tutti gli umani.
Il direttore del progetto, Prof. Eduardo Miranda della Plymouth University ha dichiarato:
La musica è molto importante per esprimere concetti che non riusciamo a dire con le parole.
Sono appassionato di nuove forme di comunicazione e nuove modalità di espressione e leggere il cervello per comporre musica è qualcosa di incredibile.
Significa che chiunque potrebbe suonare uno strumento musicale nonostante i problemi cognitivi.
Quest’anno la violinista Rosemary Johnson riceverà un MBE per servizi alla musica.ù
Il team direttivo del progetto, spera che la tecnologia individuata possa essere utile anche ad altri pazienti che hanno il desiderio di esprimere sentimenti ed emozioni attraverso la musica, nonostante non siano in grado di parlare o muoversi.
Il concerto è stato rappresentato in un docu-film come parte della serie Volvo’s Human Made Stories, in collaborazione con Sky Atlantic.