Genitori distanti e il senso di abbandono di un bambino che soffre la mancanza e l’abuso subito. Queste sono le origini dell’ispirazione di un brano degli Who, “a quick one, while he’s away”, traducibile come una “sveltina mentre lui è via“.
Ma sotto l’apparente cornice della facile avventura sessuale si cela ben altro:
il tuo pianto è un suono che ben conosco
è il pianto dell’autore, Pete Townshend, che mette in seconda persona quello che è suo. Nella fantasia, l’artista cerca però una via di uscita, il coro canta:
gli daremo ali di aquila per poter volar via
La violenza
Purtroppo arriva l’aggressore sessuale, il macchinista di treno Ivor, che dice “perché non provi ad essere carina con questo vecchio macchinista?”. L’autore di trasfigura in una bambina, pure essendo un maschio: effetto della vittimizzazione? Alla fine però arriva il salvataggio:
non posso credere ai miei occhi, sono di nuovo tra le tue braccia, lontano dal dolore
Allude al ritorno della madre (avvenuto nella realtà), che, dopo averlo lasciato nelle grinfie della nonna abusante, torna a prenderlo.
Il potere delle parole
Il bambino/autore, nella sua innocenza, con ENORME coraggio, svela il segreto: “Ho baciato, una volta mi sono addormentata sul grembo del macchinista Ivor, e poi con lui ho fatto un pisolino“. Il coro finale, dopo questa confessione, GRIDA:
sei perdonato, sei perdonato!
(paradossalmente SPESSO i bambini abusati si sentono in colpa o in vergogna per quello che hanno subito e hanno bisogno di essere compresi e accettati). L’autore, Pete Townshend, dice nella sua biografia:
Quando cantavo questa parte dal vivo, spesso perdevo il controllo, picchiavo sulla chitarra fino a non farcela più, offrendo freneticamente il perdono a mia madre e al suo amante, a mia nonna e ai suoi amanti e SOPRATTUTTO A ME STESSO
Se vi interessa, vi consiglio di leggere il libro “Who I am” biografia di Townshend, da cui l’articolo prende materiale e spunto!